25 Luglio 2008
Che bistecca mangiamo?

A Pozzuolo , dal 25 luglio al 3 agosto, si è svolta la dodicesima edizione della “ Sagra dello struzzo. Il programma , molto intenso, ha previsto due fine settimana all' insegna della gastronomia per degustare piatti a base di struzzo allevato nelle aziende della zona e rigorosamente controllato. Un successso, Ma ,oltre che di carne di struzzo, si è parlato anche di carne bovina.
La Coldiretti, come ogni anno , ha promosso nell' ambito della sagra un convegno dedicato a problematiche delle varie tipologie di allevamento , il 31 luglio si è parlato dell' allevamento dei bovini da carne . Il sindaco, Mario Greatti, ha portato il saluto dell' amministrazione di Pozzuolo.
moderatore del convegno è stato il giornalista Adriano Del Fabbro.
Daniele Marangone, presidente della consulta di zona della Coldiretti, ha ricordato il ruolo della nostra organizzazione per promuovere le produzioni locali e individuare nuove opportunità di reddito per i nostri imprenditori. Ha evidenziato anche che , con la pubblicazione del regolamento  UE del 23 aprile 2008 si è conclusa la vicenda del “ morbo della mucca pazza”. Finalmente si potrà commercializzare la classica bistecca con osso ottenuta da animali di età superiore ai 30 mesi che tornerà ad essere liberamente gustata dai consumatori.. La decisione del 28 aprile 2oo8  è un riconoscimento del lavoro degli allevatori che investendo in qualità, tracciabilità, sicurezza dei prodotti  hanno praticamente portato alla scomparsa del fenomeno BSE e favorito il successo delle razze storiche italiane, tra le quali rientra la pezzata rossa italiana, la cui carne è particolarmente apprezzata.
Edi Piasentier, dell' Università di Udine , ha svolto una  lunga ed esauriente relazione sugli allevamenti di bovini da carne , sul mercato della carne bovina,il comportamento di acquisto dei consumatori, le qualità della carne , la tracciabilità, l'etichettatura, il marchio. Ha evidenziato alcuni dati del comparto friulano, presenti 110.000 bovini di cui 1,5% vitelli, 6% vitelloni ed ogni anno si macellano circa 50.000 capi.
Luigi Silvestrelli, tecnico dell' Associazione Nazionale Allevatori Pezzata Rossa Italiana – ANAPRI - , nel suo intervento  ha evidenziato il legame tra la pezzata rossa ed il Friuli dal 1870 ai nostri giorni e sottolineato l’importanza della duplice attitudine latte e carne , con produzioni di notevole qualità. Le iniziative per la sua promozione da parte dell’associazione si basano su tre presupposti fondamentali: garanzia sanitaria, disciplinare produttivo, controllo da parte di un ente terzo. Come testimonianza aziendale è intervenuto Paolo Paravano, un giovane imprenditore, ha descritto la sua scelta di produrre e vendere direttamente la carne , allevando capi di pezzata rossa italiana , soddisfacendo il consumatore e garantendo così un reddito all' azienda.
Ha concluso la serata Franco Moras , presidente dell'ANAPRI, che ha evidenziato la necessità di una politica più sensibile verso gli allevatori ed una promozione più puntuale per incentivare il consumo di carne dei nostri allevamenti.