Quella dell’utilizzo efficiente dell’energia, ormai è una tematica conosciuta ed approfondita anche dalle aziende agricole. La diffusione della tecnologia fotovoltaica è ormai capillare presso le nostre aziende, sia come investimento finalizzato al contenimento dei costi energetici aziendali, sia come ulteriore possibilità di sfruttare a scopo energetico superfici inutilizzate, come ad esempio le coperture dei capannoni aziendali. Ma le tecnologie possibili per la creazione di energia elettrica sono anche altre, come ad esempio il biogas, e sono in continuo sviluppo anche nella nostra regione. La diffusione di queste tecnologie è conseguenza del sistema incentivante messo in atto a livello nazionale per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’economia ad esse legata, in modo da rendere, nel tempo, queste tecnologie accessibili a tutti. Ad oggi le tariffe incentivanti per il fotovoltaico sono definite in base a classi energetiche degli impianti e a tipologia di integrazione in strutture esistenti. Per le altre tecnologie, dalle biomasse al biogas, la tariffa omnicomprensiva per la cessione dell’energia alla rete elettrica è di 0,28 Euro/kWh. Chiaramente si tratta di impianti dimensionati in base alle capacità aziendali e, comunque di potenza non superiore ad 1 MW elettrico.
Se da un lato lo sviluppo delle energie rinnovabili può apparire una buona opportunità di business, dall’altro è fondamentale chiarire alcuni punti importanti legati, non solo alla tecnicità degli impianti che si intende realizzare, ma anche ad aspetti fiscali, normativi, autorizzativi e di finanziamento specifici per le aziende agricole.
Su queste tematiche si è tenuto lo scorso 5 maggio un incontro presso la sala riunioni del Consorzio Agrario a Orgnano di Basiliano, organizzato in collaborazione con il CIASE, il CETA ed Il Consorzio Garanzia Fidi Livenza FVG per offrire una panoramica a 360 gradi su queste argomenti, e fornire risposte, anche specifiche e puntuali su questioni che spesso non vengono affrontate in altri contesti. Alla riunione hanno partecipato il vice direttore provinciale Claudio Bressanutti ed il responsabile provinciale del servizio fiscale di Impresa Verde Coldiretti Friuli Renato Nicli, che ha chiarito in maniera definita e puntuale la fiscalità legata alla particolare condizione delle aziende agricole nel momento in cui producono energia da fonti rinnovabili, soffermandosi anche sugli gli aspetti normativi ed autorizzativi, in un contesto regionale e comunale, spesso non ancora dotati di strumenti urbanistici adeguati per affrontare tematiche complesse come questa. Durante l’incontro sono state valutate anche le possibilità di finanziamento di cui le aziende agricole possono beneficiare, nelle forme e nelle modalità più consone (sia in conto capitale che in conto interessi) a ciascuna azienda agricola. Le opportunità sono fornite dal PSR che ha messo in atto apposite Misure, i cui bandi sono di prossima apertura, ma anche da altre leggi regionali quali la n° 26/2005 (art.17) sull’innovazione, oppure la legge n°80/82 che finanzia interventi in conto interessi. In conclusione Bressanutti ha sottolineato come queste nuove opportunità di reddito che si offrono alle aziende vadano considerate in un’ottica di integrazione reddituale e debbano essere necessariamente complementari e sinergiche con la realtà agricola del territorio quale ad esempio la zootecnia e la cerealicoltura. Il tutto si deve necessariamente ottenere attraverso interventi normativi mirati che permettano la coesistenza delle nuove realtà economiche salvaguardando i comparti storici dell’agricoltura friulana.
17 Maggio 2010
AGROENERGIE