CLOCCHIATTI SUGLI OGM PLAUDE LA REGIONE E LA FORESTALE
“Il sequestro dei campi di mais a Mereto di Tomba, Coseano e Maniago di ieri dimostra che i controlli effettuati dalla Regione Fvg attraverso il Corpo forestale e la stessa legge regionale sugli Ogm stanno funzionando. E questa è già una buona notizia, perché dimostra che anche in Italia ha ancora un senso e un significato parlare di legalità. Nella speranza che quelli individuati siano gli unici, non possiamo che congratularci con la Regione per l’azione posta in essere”. Lo afferma il presidente di Coldiretti della provincia di Udine Rossana Clocchiatti che aggiunge: “Le leggi possono piacere o meno però fin che ci sono occorre rispettarle. Se ci muoviamo da questo principio non resta che il Far West dove regna la legge del più forte e non è certo la realtà che noi auspichiamo”.
Clocchiatti, al di là dell’aspetto giuridico, ricorda poi la posizione di Coldiretti, da sempre contraria all’introduzione di Ogm nell’agricoltura italiana e in particolar modo friulana “perché è una logica che cozza contro le produzioni di territorio e di qualità che fanno forte il made in Italy e il made in Friuli enogastronomico. Ma ve l’immaginate – spiega - una pubblicità del vino friulano legata alle produzioni Ogm? Che si potrebbe dire? Bevetelo che è Ogm? Lo capisce chiunque che sarebbe un messaggio devastante per tutto il nostro sistema agroindustriale e noi che lo difendiamo non lo accetteremmo mai come non lo accetta la stragrande maggioranza dei consumatori italiani che non vuole Ogm nel piatto”.
Clocchiatti ricorda infine che il 12 aprile il Parlamento europeo ha deciso di consentire agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) per “motivi ambientali'': dalla resistenza ai pesticidi alla disseminazione nell'ambiente alla tutela della biodiversità. Un orientamento che premia la decisione dell’Italia e soprattutto del Fvg di mantenere il proprio territorio libero da Ogm, sostenuta da un’ampia coalizione in rappresentanza della maggioranza assoluta dei cittadini italiani. In Italia, per la conformazione morfologica dei terreni e le dimensioni delle aziende, non sarebbe possibile evitare le contaminazioni ambientale e sarebbe violata - continua Clocchiatti - la sacrosanta libertà della stragrande maggioranza degli agricoltori e cittadini di avere i propri territori liberi da Ogm.
Sulla base dei risultati dell'ultima indagine annuale Coldiretti-Swg "Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione”, il 73% dei cittadini italiani che esprimono una opinione ritiene che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali. La forte contrarietà espressa dai consumatori sui prodotti geneticamente modificati è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi quattro anni nei quali è stato condotta la tradizionale indagine della Coldiretti ed è la conferma che non si tratta di una valutazione emotiva. Gli Ogm spingono - conclude Clocchiatti - verso un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.