L’agricoltura è presidio del territorio e della sua identità, base per lo sviluppo di una rete che, coinvolgendo commercio, ristorazione e ospitalità, diventa percorso di trasparenza, tracciabilità e garanzia, dal prodotto e dal produttore fino a un consumatore finale sempre più attento e consapevole. Un percorso che significa anche combattere il falso, ciò che danneggia il circolo virtuoso legato alla terra e al made in Italy, e che vede il Friuli particolarmente sensibile: oltre 90 Comuni friulani – compreso quello di Udine e la Provincia – hanno già approvato l’ordine del giorno promosso da Coldiretti, in supporto alle iniziative nazionali che l’associazione attiverà nelle prossime settimane.
Tanti aspetti sono stati affrontati oggi 3 marzo in Camera di Commercio a Udine in un convegno con cui si è tracciato un primo bilancio del progetto provinciale, sostenuto dalla Regione, che è riuscito a creare sinergia fra categorie e cittadinanza, coinvolgendo 10 Comuni (con Buttrio capofila), Coldiretti, Confcommercio e Federconsumatori. Gli obiettivi: valorizzare una rete di imprese e mercati di Campagna Amica con prodotti locali, stagionali e a Km zero, coordinata da una conforme offerta di ricettività e ristorazione. Dopo il saluto di Giuseppe Pavan, in rappresentanza della Cciaa e della Confcommercio udinese, sono intervenuti il sindaco di Buttrio Tiziano Venturini, il presidente nazionale di Terranostra Tulio Marcelli, il direttore regionale di Coldiretti Angelo Corsetti, nonché Luigino De Colle presidente provinciale di Fipe ed Edo Billa, presidente regionale di Federconsumatori, prima delle conclusioni della presidente Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti.
«Ogni località – ha spiegato Venturini introducendo il progetto – si è trasformata in teatro di eventi, incontri, mercati. Si è coinvolto un territorio ampio, riuscendo a portare il consumatore sempre più vicino al mondo della produzione, e si è andati oltre». Sì, perché c’è stato anche il coinvolgimento dell’intera filiera del cibo: qui si è innestata la seconda fase progettuale, “Friul par gust”, una serie di partecipatissime serate con i ristoratori del territorio, a riscoprire ricette con i prodotti della tradizione e a mettere in luce un’offerta turistica e ricettiva unica. «L’Italia, se ha una speranza di essere di nuovo protagonista, deve affidarsi al suo territorio, alla sua distintività, a ciò che non è ripetibile né copiabile», ha rimarcato il presidente di Terranostra Marcelli, illustrando il progetto nazionale Campagna Amica, di cui l'iniziativa friulana è evidente specificazione, ed espressione di quella «trasparenza» sottolineata ed elogiata proprio da Pavan e dalla Clocchiatti: «il produttore ci mette la faccia, con un passaggio anche culturale importante, presentandosi direttamente al consumatore, dandosi regole ferree che portano ad estromettere chi non le rispetta, a garanzia dell’impegno per la qualità e a garanzia dell’offerta», ha detto infatti Marcelli. Un lavoro complesso che, purtroppo, deve spesso combattere con tanti tentativi di falsificazione del prodotto italiano, come ha esemplificato il direttore Coldiretti Corsetti, ripercorrendo tappe di una battaglia fortemente sentita dall’associazione, contro i danni provocati al mercato e ai consumatori da chi spaccia per made in Italy un prodotto che di italiano non ha nulla.
«Si è creata una sensibilità di tutte le categorie ma anche degli amministratori – ha chiosato la Clocchiatti –. Oggi l’agricoltore, con la sua multifunzionalità, si è preso la responsabilità della trasparenza, combatte contro la contraffazione, per la corretta etichettatura dei prodotti e la loro rintracciabilità, impegnandosi in prima persona per una forte tutela della salute del consumatore, che ha influssi positivi anche sulla ristorazione e il turismo. Punti a favore per uno sviluppo locale tanto più marcato quanto più si riesce a fare rete e sinergia».
3 Marzo 2012
AGRICOLTURA, PRESIDIO DEL TERRITORIO E VOLÀNO PER LO SVILUPPO A TUTELA DEL MADE IN ITALY