23 Febbraio 2016
MARZIA, GIULIA E LA COLTIVAZIONE DELLE NOCCIOLE ESEMPI DI INTRAPRENDENZA E INNOVAZIONE FEMMINILI

Il mio tour attraverso le aziende Coldiretti della provincia di Udine mi ha portato a Rive D'arcano nell'azienda agricola Giovanatto Marzia. Marzia, anche grazie al supporto tecnico di Renzo Tella, ha avuto l’idea di convertire la sua azienda creando e divulgando in Friuli la coltivazione di impianti di nocciole. L’azienda oggi è arrivata ad una superficie di 6 ettari. Ma perché questa scelta? “Per ricercare una coltura diversa dai cereali non più redditizi e anche perché in terreni sprovvisti di approvvigionamento idrico, essenziale per una coltura come il mais, il nocciolo è ideale, – mi spiega Marzia – in quanto ha un apparato radicale che si sviluppa molto in profondità alla ricerca di acqua”.
Le tipologie da lei scelte appartengono alla varietà "Giffoni" e alla varietà "Gentile Romana", che, dopo prove effettuate sui terreni, sono risultate quelle che meglio si adattano al suolo e al clima friulano, dando anche il miglior risultato in termini di caratteristiche del frutto. Non dimentichiamo anche che la nocciola dopo le mandorla è il frutto più ricco di vitamina ed è una fonte di fitosteroli, una sostanza ritenuta importante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. La nocciola contiene, inoltre, grassi monoinsaturi in grado di abbassare il livello del colesterolo LDL e dei trigliceridi.
Il sesto d'impianto di un noccioleto è di circa 4 x 5 metri, in un ettaro vanno effettuate, tramite trivella, 400 buche, e su ciascuna di queste vanno piantate 3 piante che andranno a formare una "ceppaia". Il rapporto da rispettare in campo è di 3 piante femmine e 1 maschio, il nocciolo è autosterile ed ha bisogno di essere impollinato da un'altra pianta.
Il momento di piantazione va da novembre a marzo, e la prima potatura va effettuata dal 5° anno in poi.
Quali sono i pro e i contro del nocciolo? Come già detto all'inizio è una cultivar forte che richiede poca acqua e una minima concimazione, non necessità di impalcature (pali, fili, ancore), il costo dell'impianto (escluse le lavorazione preparatorie del terreno e la successiva piantazione) è pari solo al costo vivo della pianta. Essendo una pianta "nuova" nelle nostre zone, non vi sono infatti grosse superfici a noccioleti. Al momento non sono registrati importanti attacchi fungini e di insetti, e questo consente un notevole vantaggio economico anche dal punto di vista dell’utilizzo di funghicidi.
Va detto che il nocciolo è una pianta molto longeva, che può arrivare ai 70/80 anni, il contro è che inizia a produrre nocciole dal 3° anno entrando in piena produzione dopo il 5°.
Per quel che riguarda la raccolta, viene effettuata a mano nei primi anni, successivamente avviene tramite l’impiego di specifici mezzi meccanici. Si attende la caduta naturale a terra del frutto che poi viene raccolto tramite macchine aspiratrici e spazzolatrici che separano la nocciola dal suo involucro fogliaceo. La fortuna vuole che proprio nella nostra provincia abbia sede la ditta che fabbrica le macchine per la raccolta delle nocciole.
Marzia Giovanatto sta dando vita ad un consorzio per la tutela e la valorizzazione delle nocciole e i prodotti da loro derivati. Già al suo primo raccolto di nocciole, di circa 8 quintali, si è dedicata alla produzione e commercializzazione di caciottelle alle nocciole, grissini alle nocciole, nocciole sgusciate e tostate ed altro ancora. L'idea nuova è quella di recuperare i "gusci" delle nocciole e i residui delle potature per vendere il pellet da essi ricavato...un progetto innovativo e tutto green!
L’obiettivo di Marzia è anche quello di contribuire a diffondere in Friuli Venezia Giulia la coltivazione delle nocciole: a tal fine ha creato un vivaio dal quale ogni anno ricava le piantine da vendere a tutti coloro che vogliono intraprendere la coltivazione dei noccioleti, dando la possibilità di entrare nel nascente consorzio.
Qui in azienda da Marzia incontro anche Giulia, giovane imprenditrice Coldiretti di 24 anni, che, affascinata dal mondo delle nocciole nel 2015, decide di aprire un'azienda agricola, convertendo 4 ettari, prima destinati ai cereali, alla coltivazione delle nocciole. Credo che Marzia e Giulia siano un esempio di intraprendenza tutta al femminile e rappresentino il lato vincente dell’agricoltura in rosa, fatta di giovani imprenditrici che hanno deciso di investire nella terra e sono pioniere di un nuovo modo di fare agricoltura sempre più attento all’ambiente, alla qualità e all’innovazione.
La Curiosità: ogni anno a Massaquano (Vico Equense, NA) il 12 dicembre, vigilia di Santa Lucia, si tiene il tradizionale e plurisecolare lancio delle nocciole, adottate a simbolo delle pupille degli occhi in onore della santa protettrice della vista, dal tetto della chiesa.