22 Gennaio 2016
2015 NERO PER L’AGRICOLTURA BENE SOLO LE NOVITÀ FISCALI

“Il 2015 chiude con un solo dato positivo per l’agricoltura friulana: le positive novità sul fronte fiscale introdotte dall’ultima legge di stabilità che prevede per il 2016 l’azzeramento dell’Irap, la cancellazione dell’Imu per i coltivatori diretti e per gli imprenditoriali agricoli professionali e l’incremento delle percentuali di compensazione Iva per i prodotti lattiero caseari. Per il resto, fatte salve alcune eccezioni, chiudiamo un altro anno pesante, durissimo”. E’ questo il bilancio di un altro anno da dimenticare per il primario in provincia di Udine che fa il presidente di Coldiretti Udine Gino Vendrame che denuncia la persistenza di prezzi troppo bossi pagati ai produttori e che coinvolgono tutti i settori,  dal latte alle carni, dai seminativi all’ortofrutta. L’alleggerimento della pressione fiscale e la ripresa dei consumi, evidenziata anche in queste festività, fanno però ritenere a Vendrame che una ripresa dei prezzi possa essere possibile nel corso del 2016. Anche il settore vitivinicolo, infatti, considerato il settore più remunerativo, non sta godendo di buona salute, anche in questo caso fatte salve le eccezioni per il Prosecco e per le aziende migliori. Il 2015 sarà ricordato sì per la buona annata ma anche come l’anno dell’inchiesta sul Sauvignon. “Noi, come Coldiretti – interviene Gino Vendrame - non ci siamo mai espressi, per rispetto delle indagini della magistratura. Parleremo quando avremo tutti gli elementi in mano, ma di certo non possiamo non ribadire la nostra grande preoccupazione per una indagine che ha penalizzato tutto il settore in un momento di grandi difficoltà”. Ma, come accennato, alcuni segnali di ripresa ci sono. A livello nazionale l’agricoltura, nel terzo trimestre 2015, ha fatto registrare un +3,7% di crescita del Pil nel confronto con lo scorso anno. Una notizia positiva che fa intravvedere una possibile ripresa anche  in Friuli. Ma vediamo alcuni dati cominciando dal settore vitivinicolo.
Viti: in Fvg sono coltivati a vite 22.000 ettari di cui  3.750 a Prosecco e 6000 a Pinot Grigio. La produzione è cresciuta del 10%  sul 2014. Qualità ottima e prezzi in crescita su Prosecco e Ribolla gialla tendenzialmente stabili su altre varietà.
Ortofrutta: produzione qualitativamente buona favorita dalla stagione calda. Prezzi in ripresa rispetto al 2014 sostenuti dalla domanda interna mentre si fa ancora sentire l’effetto dell’embargo russo.
Suini: in FVG circa 160 allevamenti con 20.000 scrofe che originano circa 500.000 suinetti 350.000 mediamente vengono allevati e macellati in FVG destinati per lo più a marchio S. Daniele e AQUA per un valore di circa 120 milioni di euro l’anno. Nell’arco di tre anni le aziende suinicole italiane si sono ridotte del 10% a causa della concorrenza sleale e della mancanza dell’obbligo dell’etichetta d’origine sui salumi in commercio. A una situazione che vede già tre prosciutti su quattro venduti in Italia come nostrani provenire da maiali nati all’estero, si è aggiunto un repentino calo dei prezzi all’origine, con le quotazioni dei suini vivi che nei primi undici mesi del 2015 hanno perso l’8%, secondo i dati della borsa di Modena, e quelle dei suinetti che sono calate del 10%. Un fenomeno che sta interessando tutta Europa, principalmente per gli effetti combinati dell’embargo russo e dalla superproduzione di alcuni stati. Attualmente i prezzi sono 1,1-1,2 €/kg peso vivo quando il costo di produzione è 1,40 €/kg.
Conigli: l’Italia è la seconda produttrice al mondo di conigli dopo la Cina. Il Fvg è il secondo produttore di conigli in Italia (65.000 fattrici) dopo il Veneto. Il 2015 è partito malissimo con prezzi alla produzione che a maggio sono precipitati a 1,31 €/kg peso vivo quando il costo di produzione è di circa 1,70 -1,80 euro al chilo. Il prezzo è risalito dopo l’estate fino a un massimo di 2,41 per qualche settimana ma ora è ricominciata la flessione. Anche qui i problemi sono la scarsa trasparenza del mercato, la mancanza di controlli alle frontiere e soprattutto la mancanza nelle etichette dell’ indicazione di origine della materia che non consente ai consumatori di scegliere con consapevolezza e che rappresenta una battaglia di civiltà.

I cereali autunno vernini hanno restituito un raccolto in linea con le aspettative
Mais e Saia hanno dato risultati diametralmente opposti in relazione alla disponibilità di irrigazione

  Superficie  (Ha)  FVG
 
resa (q/ha) 2015
 
Resa media in + o - % rispetto 2014
 
Stato sanitario
 
Prezzo medio
Iva esclusa
Secco
 
Mais

 

55.000
 
140 (14%) irriguo
110 di media
Tenuto conto danni siccità
 

-       20%
 

Buono salvo problemi in zone non irrigue.
 
Base 14% umidità oggi: 16,30
Media set/nov:  16,00
 
Soia

 

55.000  (1+2)
 
60    rriguo

35 media tenuto conto danni siccità
 

-       20%
 
danni da ragnetto
 
Oggi: 34,00
Media set/nov: 33,40
 
Orzo

 

3500
 
50

 

        + 20
 

 

Oggi 17,50
Media giu/nov 16,50
 
Frumento

 

5500
 
50-60
 
          + 20
 
  Oggi 18,00
Media lug/nov 17,50