22 Agosto 2008
AUMENTANO I COSTI

I costi stanno assottigliando i redditi delle imprese agricole. I margini sono sempre più ridotti. La causa principale sono i rincari dell’energia, ma non solo.
A parlare di questo, è la presidente della Coldiretti di Udine, Rosanna Clocchiatti, che ricorda come i costi di produzione in agricoltura abbiano registrato  un aumento medio dell’11 per cento.
Le materie prime e l’energia sono le maggiori cause.
“L’allevamento e la coltivazione di cereali come mais, orzo e frumento – rileva la presidente - sono i settori che hanno patito i maggiori rincari e sono attività che sono diffuse sul nostro territorio provinciale”.
La bolletta della luce ha registrato un più 6 per cento e più 3,7 per cento quella del gas.
“A tutti questi – afferma la Clocchiatti – dobbiamo aggiungere aumenti dei carburanti che hanno già gravato in maniera pesante sulla produzione e poi ci sono gli aumenti dei prezzi dei concimi per ben più 52 per cento. Tutto questo – spiega – ha aumentato i costi di coltivazione dei cereali come mais, orzo e grano con incrementi del 17 per cento, ma ci sono aumenti del 9 per cento anche per l’allevamento di bovini e suini”.
Dopo queste considerazioni aggiunge: “Ora stiamo a vedere le ultime quotazioni delle produzioni di cereali. Le prospettive non sono buone. Il mais ha oggi un prezzo di 11 euro al quintale ma la media dello scorso anno si aggirava a 17,85 e quindi meno 60 per cento. Da questo esempio si capiscono bene le contraddizioni del mercato e cioè maggiori costi e minori guadagni e quindi – conclude la Clocchiatti – la difficoltà di gestione di un’azienda da parte di un imprenditore agricolo”.