Coldiretti affianca i soci nell’incontro a Palmanova
TERZA CORSIA GONARS – VILLESSE
INCONTRO CON AUTOVIE IL 27 LUGLIO
Si terrà all’auditorium San Marco in piazza Grande 11
C’è tempo fino al 21 agosto per avanzare osservazioni al progetto di realizzazione della terza corsia tratto Gonars Villesse. Nel frattempo, dopo la notifica del 21 giugno, prosegue l’iter burocratico amministrativo diretto all’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione dell’ampliamento dell’A4, iter che rientra nell’accordo tra l’ente espropriante, la Coldiretti e le altre associazioni di categorie agricole, nel rispetto delle normative in materia di espropriazione, equità nella determinazione delle indennità, tempi di pagamento e certezza di acquisizione delle aree. In questa ottica Coldiretti di Udine affianca i soci nell’incontro con il geom. Eddy Blasco, responsabile del settore espropri e patrimonio di Autovie Venete che si svolge oggi 27 luglio alle 20 all’auditorium San Marco in piazza Grande 11 a Palmanova.
Ma ecco i punti principali dell’accordo. La procedura espropriativa più agevole per l’acquisizione dell’area è la cessione volontaria del bene; la legge, a fronte di questo riconosce ai soggetti interessati delle maggiorazioni. In caso di area non edificabile al proprietario che direttamente coltiva l’area da espropriare, il valore agricolo medio della coltura effettivamente praticata fissato ogni anno dalla apposita commissione tecnica provinciale, viene triplicato; nel caso in cui l’area da espropriare sia affittata ad un coltivatore diretto a quest’ultimo spetta il valore agricolo medio semplice, mentre al proprietario che non coltiva l’aera viene liquidato il valore agricolo medio aumentato del 50%.
In caso di cessione volontaria di area edificabile, l’indennità viene determinata in misura pari al valore di mercato del bene con degli specifici conteggi. Se l’area edificabile ceduta è utilizzata a scopi agricoli dal proprietario che sia coltivatore diretto – imprenditore agricolo professionale o imprenditore agricolo viene corrisposta una somma aggiuntiva pari al valore agricolo medio. Nel caso in cui vengano ceduti volontariamente fabbricati legittimamente edificati, l’indennità riconosciuta è il valore venale del bene.
Le situazioni di fatto però sono le più svariate, è stato necessario perciò regolamentare per esempio il caso dell’espropriazione parziale con danni alla funzionalità dell’azienda agricola e i danni da intersecazioni derivanti dalla formazione di corpi aziendali separati, nonché i danni subiti dai fabbricati aziendali. Il protocollo, oltre a questi casi indubbiamente particolari regola anche la liquidazione del soprassuolo e dei frutti pendenti che normalmente la legge ritiene assorbiti dalla triplicazione del valore agricolo medio, mentre in questo caso vengono liquidati. Sono stati poi regolati tutti i casi di costituzione di servitù e di occupazione temporanea, le occupazioni cioè dei terreni che saranno poi restituiti e che servono per esempio per i cantieri o per il transito di mezzi pesanti, per cui gli indennizzi e il ripristino dei fondi devono tener conto di più variabili, tra le quali anche il compattamento del terreno.