11 Marzo 2008
ELETTRODOTTO UDINE OVEST – REDIPUGLIA. LA COLDIRETTI INCONTRA I SINDACI

Presso la sede della Coldiretti Provinciale di Udine con la presenza dei Sindaci ed Amministratori dei comuni interessati al passaggio del tracciato, e dei dirigenti Sindacali locali si è tenuta una riunione per trattare il problema della realizzazione dell’ ELETTRODOTTO DI ALTA TENSIONE 380.000 Volt di potenza REDIPUGLIA – UDINE OVEST che, per il tratto nella nostra provincia, si snoda da Tapogliano a San Vito al Torre, Palmanova, Trivignano Udinese, Pavia di Udine, Santa Maria La Longa, Mortegliano, Pozzuolo del Friuli, Lestizza, Basiliano, Campoformido.
La presidente della Coldiretti Clocchiatti, nell’aprire i lavori, ha ringraziato gli amministratori Comunali per la loro presenza, ha spiegato le motivazioni dell’incontro. In particolare ricordando che Coldiretti nei mesi precedenti aveva chiesto di incontrare l’Assessore competente Lodovico Sonego per avere primariamente informazioni sull’opera in questione, considerato che le notizie erano giunte a mezzo stampa e che l’Amministrazione Regionale aveva scelto la strada della concertazione con gli Enti Locali, ha espresso rammarico e la preoccupazione circa il fatto che opere di tale importanza vengono progettare senza sentire gli imprenditori agricoli, e chi li rappresenta, che oltre a lavorare sul territorio sono, quasi sempre, i legittimi proprietari dei fondi.
Difficile è stato per Coldiretti capire, sulla base di dati certi l’effettiva necessità dell’opera e soprattutto la non pericolosità delle stessa per la popolazione; inoltre, non si calcolano il deprezzamento e i vincoli generati da un’opera che per la sua costruzione poggia su piloni alti 60 mt circa che sosteranno i cavi dell’alta tensione.
La presidente ha chiesto agli Amministratori di conoscere le motivazioni che avevano spinto i vari Comuni ad assumere decisioni diverse, gli uni dagli altri, rispetto alla medesima opera, auspicando da ciò di poter tratte utili elementi di valutazione e soprattutto possibili comuni strade di confronto.
Dal dibattito è emersa una unanime difficoltà delle Amministrazioni a valutare compiutamente i risvolti dell’opera, certo che i diversi territori si sono trovati in differenti condizioni circa la possibilità di mitigare il passaggio della rete, circa il livello di compromissione da cui sono derivati anche i diversi atteggiamenti. I presenti hanno sostenuto come l’opera sia stata promossa senza essere interpellati in forma preventiva. Alcuni Comuni hanno sottoscritto il protocollo di intesa con la Regione, altri hanno espressa una netta contrarietà ad essa non avendo avuto garanzie sufficienti o quasi nulle sull’impatto ambientale e sulle conseguenze che l’opera può avere per l’inquinamento da elettrosmog.
I sindaci a vario titolo hanno espresso  un giudizio positivo per l’incontro promosso dalla Coldiretti, con l’auspicio che in futuro ci sia un tavolo di confronto su qualsiasi opera che il Friuli vedrà realizzare.
La Presidente nel chiudere l’incontro, ha sottolineato che Coldiretti continuerà a sostenere con forza la titolarità ad essere interlocutore della Amministrazione Regionale in un confronto sulla realizzazione delle grandi opere, non certo in alternativa ma congiuntamente agli Enti Locali. Coldiretti non intende rinunciare al proprio compito di tutela delle istanze delle imprese agricole e ciò nell’interesse delle stesse, ma anche di un interesse generale delle comunità.