COLDIRETTI ALLA REGIONE: INTERVIENI
Per 300 aziende danni per qualche decina di milioni di euro
Nello scorso mese di dicembre si sono verificate nella nostra regione alcune giornate di freddo intenso che, in diverse zone della pianura friulana, hanno fatto registrare temperature minime che hanno sfiorato – 19 C. Com'era prevedibile, questo gelo eccezionale e precoce, rispetto al normale andamento stagionale, ha colpito pesantemente alcune specie di piante arboree. Nei mesi invernali non era possibile individuare né quantificare i danni provocati, solo ora, alla ripresa della fase vegetativa, si possono valutare le conseguenze di tale calamità. Le colture più colpite risultano l'olivo, il kiwi e le viti (in particolare i nuovi impianti di vigneto), ma vengono segnalati danni anche ai nuovi impianti di melo e di pero, alle altre coltivazioni arboree minori e alle attività vivaistiche. La Coldiretti, dopo aver inviato una lettera all’assessore regionale Claudio Violino, al fine di meglio valutare l’ampiezza e la reale portata dei danni arrecati alle coltivazioni, ha voluto incontrare le aziende agricole colpite dalla calamità. Durante l’incontro, svoltosi a Bertiolo presso l’auditorium comunale lunedì 10 maggio alla presenza di oltre 300 aziende agricole e alla presenza di numerosi sindaci e amministratori locali, è stato fatto il punto della situazione alla luce delle segnalazioni pervenute e sulla base dell’attività svolta dagli uffici regionali. Alla riunione hanno partecipato Andrea Lugo, responsabile regionale CAA coldiretti ed il vice direttore provinciale Bressanutti che hanno sottolineato la necessità che gli uffici regionali accertino i danni e delimitino le zone colpite in modo di poter dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica e di attivare il Fondo di solidarietà nazionale e, in subordine, il Fondo regionale per le emergenze in agricoltura o altro intervento regionale. Tra le azioni che la coldiretti intende percorrere, la richiesta alla regione di uno stanziamento finanziario straordinario ed urgente, stante il carattere eccezionale della calamità. La situazione emersa appare purtroppo molto grave per numerose aziende che se non vengono aiutate tempestivamente rischiano la cessazione dell’attività con logiche conseguenze sulla sussistenza delle proprie famiglie. Infatti sono diverse le realtà imprenditoriali che sono esposte finanziariamente per gli investimenti recenti di nuovi impianti e che per i prossimi 2 o 3 anni non vedranno ritorni economici a causa di questo evento inaspettato.
10 Maggio 2010
GELATE IN PIANURA, IMPRESE A RISCHIO