12 Giugno 2012
L’INEFFICIENZA DELLA REGIONE FRENA L’EVOLUZIONE DELLE IMPRESE AGRICOLE

“I ritardi nell’erogazione dei fondi del Psr (piano di sviluppo rurale) penalizzano le imprese agricole che investono e rallentano il processo di evoluzione del sistema delle aziende che stanno aumentando nelle dimensioni e nei fatturati”. La denuncia il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Cloccchiati l’ha fatta la sera di lunedì 11 giugno nel corso dell’assemblea ordinaria di Coldiretti che si è svolta nella sala Valduga della Camera di commercio di Udine e che ha approvato i bilanci consuntivo e preventivo, illustrati nei dettagli dal direttore Angelo Corsetti.

“Nel 2011 – ha detto ancora Clocchiatti – sono venuti al pettine i nodi denunciati da Coldiretti nel 2009 e nel 2010  e che riguardano i ritardi nell’istruttoria  e nella liquidazione delle domande. Eravamo i primi in Italia – ha detto ancora la Clocchiati che ha ringraziato Giunta, Consiglio, direttore e collaboratori per il lavoro svolto nel corso del 2011, una annata tra le più difficili - ma ora siamo agli ultimi posti come capacità di spesa e questo pesa enormemente sulle imprese che vogliono investire e crescere, soprattutto su quelle gestite dai giovani”.

Nonostante le difficoltà, continua infatti il processo di crescita dimensionale delle imprese agricole friulane passate da 7 a 10 ettari, a fronte di una media nazionale di 8 ettari. Le aziende con più di 30 ettari rappresentano il 7% del totale (ad ottobre 2010 erano 22.237 a livello regionale) contro il 5% della media nazionale.

Parole fortemente critiche nei confronti dell’assessorato regionale all’agricoltura anche nell’intervento del presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora che ha portato all’assemblea due notizie positive ma che, paradossalmente, evidenziano ancora una volta i non buoni rapporti con l’assessorato. La prima è che in sede di variazione di bilancio la Regione ha stanziato ulteriori 2 milioni di euro per l’agricoltura, soprattutto per finanziare i progetti presentati dai giovani imprenditori, che vanno ad aggiungersi ai 7 inizialmente previsti, ma in gran parte (oltre 4)  destinati a finanziare attività di forestazione. La seconda è che Coldiretti è riuscita a far rientrare anche il Fondo di rotazione per l’agricoltura (inizialmente non coinvolto) nel finanziamento di 100 milioni di euro previsto per i Fondi di rotazione delle imprese.

“Il dato negativo – ha spiegato Ermacora – e che questi risultati positivi sono stati raggiunti percorrendo strade diverse da quelle dell’assessorato all’agricoltura che continua a impostare le politiche agricole senza alcun confronto con le associazioni di categoria”.