20 Luglio 2010
QUATTORDICESIMA IN PAGAMENTO A LUGLIO

Con la rata di pensione di luglio ci sarà il pagamento della quattordicesima a tutti i pensionati che rientrano nei requisiti richiesti. Lo ha reso noto l’Inps, con un comunicato diffuso lo scorso 8 luglio, precisando che per i pensionati che hanno già compiuto i 64 anni di età e ne hanno diritto in base ai previsti requisiti contributivi e di reddito, l’Istituto ha già inviato una lettera con l’indicazione precisa dell’importo che verrà corrisposto.
Per coloro che compiono 64 anni di età dopo il 31 luglio 2010, l’Inps informa che la quattordicesima sarà pagata successivamente.
Requisiti
Per ottenere la somma aggiuntiva nel 2010 è necessario:
- avere un’età pari o superiore a 64 anni (compiuti entro il 31 dicembre 2010);
- possedere un reddito personale annuale non superiore a 8.988,92 esclusa la casa di abitazione ed eventuali assegni familiari, indennità di accompagnamento, ed altre rilevanti eccezioni. In caso di redditi superiori al limite stabilito occorre verificare se il beneficio spetterà comunque anche se in misura proporzionalmente ridotta.
In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi o di compimento del sessantaquattresimo anno di età nel corso dell’anno, il beneficio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagrafico.
L’entità dell’aumento dipende, inoltre, dal numero di contributi posseduti.

Riportiamo di seguito gli importi massimi della quattordicesima previsti per i pensionati coltivatori diretti, per l’anno 2010
Anni di contribuzione                           Importi somma aggiuntiva
Fino a 18 anni di contributi                      336,00 euro
Oltre 18 e fino a 28 anni di contributi        420,00 euro
Oltre 28 anni di contributi                       504,00 euro

Per le pensioni ai superstiti, la quattordicesima sarà calcolata con gli stessi criteri di anzianità contributiva, applicando però le riduzioni di reversibilità.
Raccomandiamo ai pensionati che non hanno ricevuto la lettera dall’Inps di rivolgersi agli operatori del Patronato Epaca, che forniranno tutta l’assistenza necessaria, verificando gratuitamente in base ad una valutazione personalizzata della situazione contributiva e reddituale se sussiste il diritto all’aumento.