19 Settembre 2008
Voucher

La Coldiretti di Udine, in prossimità della vendemmia ha organizzato tre incontri sui voucher, una novità che riguarda l’assunzione di manodopera di pensionati e studenti per la raccolta di uva.
“Sono stati  - commenta il direttore della Coldiretti di Udine Elsa Bigai- tre appuntamenti informativi rivolti ai datori di lavoro ma aperti anche ai pensionati e agli studenti che sono interessati a svolgere l’attività di raccolta”.
- Quale lo scopo degli incontri?
“L’obiettivo della Coldiretti è di dare la massima informazione sulla nuova disciplina introdotta con i vaucher sia ai datori che ai lavoratori affinché da entrambe la parti ci sia la possibilità di usufruire di questa nuova opportunità nella massima collaborazione comprese le istituzioni”.
- A proposito di collaborazioni con le istituzioni, ci spieghi quali sono state.
“Sempre di più in queste iniziative puntiamo ad una concertazione. In questo caso il ruolo dell’Inps e l’Inail sono stati fondamentali con i contributi dei loro rispettivi direttori e funzionari che hanno partecipato non solo agli incontri ai tavoli tecnici, dov’erano presenti i nostri collaboratori responsabili dei servizi, ma anche agli incontri sul territorio, dove loro stessi si sono resi disponibili a dare informazioni”.
-       Ora che cosa vi aspettate da questa novità?
“Come più volte lo abbiamo ribadito, si tratta di un nuovo strumento di semplificazione e quindi di sburocratizzazione per le imprese. In secondo luogo è un metodo per mettere in trasparenza il settore e quindi consentire la regolarità delle assunzioni e favorire l’accesso al lavoro stagionale a due figure particolari come i pensionati e studenti che negli ultimi anni si erano allontanati proprio per le difficoltà che incontravano aziende e lavoratori”.
-       L’auspicio per il futuro?
“Innanzitutto che le aziende agricole viticole e i lavoratori possano avere un beneficio dai voucher e in secondo luogo che questo sistema possa essere esteso prossimamente anche alla frutticoltura e all’orticoltura, in maniera tale che comparti specializzati e determinanti per il settore primario abbiano opportunità di sviluppo molte volte frenati dalla stagionalità del lavoro e dalla reperibilità di manodopera”.